Avvento: card. Cantoni (Como), “Dio solo sazia in pienezza la profonda sete di verità e di amore, a cui ogni uomo aspira ardentemente”

(Foto diocesi di Como)

“Tutti gli uomini bramano vivere felici, fine ultimo a cui tendono le azioni umane, ma non dimentichiamo che Dio solo sazia in pienezza la profonda sete di verità e di amore, a cui ogni uomo aspira ardentemente (ci insegna san Tommaso)”. Lo ha detto, ieri, il vescovo di Como, card. Oscar Cantoni, nella messa presieduta in cattedrale, nella prima domenica di Avvento.
“La nostra vera felicità non si trova infatti nella ricchezza o nel benessere, nella gloria umana o nel potere, né in alcuna creatura, ma in Dio solo, sorgente di ogni bene e di ogni amore – ha evidenziato il porporato –. La liturgia di questo primo tempo di Avvento ci dispone a concentrarci sulla possibilità di andare oltre il presente, per proiettarci verso il futuro, quando il Signore Gesù tornerà nella gloria, per condurci verso la vita definitiva, la dimora eterna a cui siamo destinati, fino a godere la piena comunione con Dio. Là noi riposeremo e vedremo, scrive sant’Agostino. Vedremo e ameremo, ameremo e loderemo. Ecco ciò che alla fine sarà, senza fine. E quale altro fine abbiamo, se non di giungere al regno che non avrà fine?”.
Come qualunque viaggio ha bisogno di una meta, “così il cammino di Avvento ci permette di puntare verso l’obiettivo giusto, ci insegna a non deviare. Cristo ci apre la strada verso la pienezza della comunione con Dio e tra di noi. A ciascuno il compito di percorrerla, chiamati a vivere eternamente con Lui nella gioia del Regno, che già fin d’ora possiamo pregustare”.
Purtroppo, ha osservato il cardinale, “l’uomo di oggi non è più abituato a pensare all’al di là, distratto da tante occupazioni. Si accontenta facilmente dell’oggi, del ripetitivo e non sa andare oltre le cose che passano”. Ricordando che “abbiamo perso il significato del termine ‘salvezza’ ed è difficile spiegare che cosa questo termine sottende. La nostra società vorrebbe convincerci che l’uomo basta da sé e non ha bisogno di un salvatore che lo liberi, lo redima e lo salvi”, il vescovo di Como ha invitato a tenere “fisso lo sguardo sul Signore Gesù, per accoglierlo mentre viene per portarci con sé nella gloria definitiva della vita eterna”. Ecco “perché caratteristica specifica dell’Avvento è la vigilanza, unita alla sobrietà”.
Alla messa erano presenti dipendenti e volontari dell’Ente basilica cattedrale, ai quali il cardinale ha espresso il proprio ringraziamento per il tempo, le competenze e il cuore messi a servizio di quella che è la chiesa madre della diocesi. In un breve saluto introduttivo, è stato ricordato che, il 27 novembre di nove anni fa, il vescovo Cantoni faceva il suo ingresso come pastore alla guida della Chiesa di Como. A ricordare quel momento, la casula indossata dal cardinale, la stessa di quel pomeriggio del 2016. Al termine della messa il cardinale ha idealmente inaugurato la mostra fotografica allestita, a cura dell’associazione Iubilantes – Odv, in fondo al duomo e dedicata alla Via Francigena Renana. L’esposizione sarà visitabile per tutto il Tempo di Avvento e di Natale.

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