Missioni cattoliche italiane: don Basile (Mci Zugo), in un libro trent’anni tra i migranti in Svizzera

“I gruppi di lingua ed etnia diversa, e in modo particolare gli italiani presenti in modo massiccio nella Confederazione Elvetica, hanno ancora bisogno di un’attenzione particolare che prepari il terreno per l’avvio di dinamiche interculturali. Partendo dalla propria esperienza, Don Mimmo è convinto dell’importanza di riservare uno spazio speciale nella pastorale al sacramento del matrimonio, alla solidità della famiglia e alla promozione delle diverse culture”. Lo scrive il card. Fabio Baggio, sottosegretario del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, presentato il libro di don Mimmo Basile, “Diario di un operario del Vangelo”, nel quale il sacerdote italiano racconta trent’anni di missione con i migranti in Svizzera. “In effetti, questa sottolineatura pastorale – scrive il card. Baggio – risulta molto utile per
assicurare la trasmissione dei valori fondamentali e rafforzare l’identità cristiana che accomuna autoctoni e nuovi arrivati”. Il volume – che si arricchisce delle prefazioni anche di mons. Gian Carlo Perego, presidente della Commissione Cei per le Migrazioni, e del vescovo di Basilea, mons. Felix Gmür – raccoglie riflessioni, meditazioni e testimonianze nate dall’incontro con le persone, dai gesti quotidiani e dalle celebrazioni comunitarie. Don Basile – che dedica il libro alle comunità e agli emigrati italiani che “ha servito, amato e continua ad amare” – sottolinea che il volume non è un manuale né un saggio, ma un “diario spirituale che intreccia fede e vita, memoria e speranza”. Scrivere e raccogliere questi frammenti è diventato, per il sacerdote, un atto di memoria e gratitudine: memoria di ciò che ha vissuto e gratitudine per ciò che ha ricevuto.

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