Dal 1° gennaio al 25 novembre 2025 sono arrivate al Telefono verde Aids e infezioni sessualmente trasmesse dell’Istituto superiore di sanità (Iss) 5.453 telefonate, una media di 25 al giorno. La metà di chi chiama lo fa per la prima volta, segno che il servizio continua ad attrarre nuove persone in cerca di risposte. A rendere noti i dati è oggi, Giornata mondiale di lotta contro l’Aids, lo stesso Istituto, precisando che oggi il Telefono verde sarà aperto straordinariamente dalle 9 alle 19. Il servizio è anonimo e gratuito, accessibile anche alle persone sorde tramite un form dedicato.
Le domande più frequenti riguardano come si trasmette l’Hiv i test disponibili e gli aspetti legati a stigma e discriminazione. Non mancano i falsi miti: c’è chi teme il contagio da una stretta di mano, da un bacio o dalla condivisione di ambienti pubblici. Gli operatori hanno chiarito oltre 17.900 quesiti, dimostrando quanto sia ancora necessario fare informazione. A chiamare di più sono soprattutto uomini (85%), giovani adulti tra i 20 e i 39 anni, spesso eterosessuali (58%), ma anche uomini che hanno rapporti con altri uomini (13%). Un dato curioso: quasi il 27% teme di essersi esposto al virus pur senza aver avuto comportamenti a rischio.
Intanto, a novembre è stata completata la mappatura dei 628 centri italiani dove effettuare test per Hiv e altre Ist. Quasi la metà si trova al Nord, il resto distribuito tra Centro, Sud e Isole. In 188 centri è disponibile la Prep, la profilassi pre-esposizione che riduce il rischio di contrarre il virus, mentre in 186 si può accedere alla Pep, la profilassi post-esposizione.
In occasione della Giornata mondiale di lotta contro l’Aids e nell’anniversario della sua fondazione, il sito web Uniti contro l’Aids partecipa attivamente alla diffusione di eventi e campagne nazionali e internazionali, promuovendo anche l’ampliamento dell’orario del Telefono verde Aids e Ist.