Avvento: mons. Pompili (Verona), “il Vangelo come bussola”. Al via l’anno liturgico-pastorale

Nella cattedrale di Verona, sabato 29 novembre, la veglia diocesana di preghiera ha segnato un doppio inizio: il tempo di Avvento e il nuovo anno liturgico-pastorale. A presiedere la celebrazione il vescovo Domenico Pompili, che ha posto al centro il tema “Coltivare l’arte dell’attenzione”, ripreso dalla sua lettera pastorale Sul limite. L’attenzione – ha ricordato – è “la forma di amore più radicale perché ama senza dominare, guarda senza giudicare, riceve e dona senza pretendere” e apre alla cura di sé, dell’altro e del creato. Nel suo intervento, il vescovo ha richiamato anche il Vangelo come bussola nei momenti di crisi: Gesù, davanti allo smarrimento dei discepoli, non indietreggia ma rilancia la chiamata alla fiducia e al coraggio, soprattutto in questo “cambiamento d’epoca” che interpella la fede.
Il nuovo anno pastorale della Chiesa di San Zeno guarda verso l’assemblea diocesana del 16 maggio a Isola della Scala, intitolata “Fate attenzione a quello che ascoltate” (Mc 4,24). Prima della benedizione finale, mons. Pompili ha consegnato al Gruppo di lavoro dell’assemblea il Documento di sintesi del Cammino sinodale delle Chiese in Italia, che fungerà da guida del percorso comunitario. Per accompagnare l’Avvento, la diocesi propone strumenti di preghiera e meditazione: la recita comunitaria dei vespri, segno di gratitudine e luce nella notte, e il libretto quotidiano con il Vangelo del giorno, una breve riflessione e spunti di preghiera, curato dai giovani di Young Caritas. Al suo interno anche un inserto a sostegno del Fondo per l’emergenza abitativa di Caritas diocesana veronese. Una proposta, quella dell’Avvento veronese, che invita a vivere l’attesa non come passività, ma come costanza operosa e speranza condivisa.

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