“Oggi vogliamo affidare all’intercessione di San Charbel le necessità della Chiesa, del Libano e del mondo”. Lo ha detto il Papa, nel saluto durante la visita al monastero di San Maroun ad Annaya, con cui è iniziato il suo secondo giorno in Libano. “Per la Chiesa chiediamo comunione, unità: a partire dalle famiglie, piccole chiese domestiche, e poi nelle comunità parrocchiali e diocesane, fino alla Chiesa universale”, la preghiera di Leone XIV: “Comunione, unità”. “E per il mondo chiediamo pace”, l’appello: “Specialmente la imploriamo per il Libano e per tutto il Levante”. “Ma sappiamo bene – e i santi ce lo ricordano – che non c’è pace senza conversione dei cuori”, ha osservato il Papa: “Perciò San Charbel ci aiuti a rivolgerci a Dio e a chiedere il dono della conversione per tutti noi”. “Come simbolo della luce che qui Dio ha acceso mediante San Charbel, ho portato in dono una lampada”, ha concluso Leone: “Offrendo questa lampada affido alla protezione di San Charbel il Libano e il suo popolo, perché cammini sempre nella luce di Cristo. Grazie a Dio per il dono di San Charbel! Grazie a voi, che ne custodite la memoria. Camminate nella luce del Signore!”.