Sono partiti nei giorni scorsi, a Mirrote, nel Nord del Mozambico, i lavori di ricostruzione della chiesa parrocchiale di San Matteo, sede della missione fidei donum della diocesi di Como attiva dal 2021 in collaborazione con la Chiesa sorella di Nacala. Il cantiere, aperto dopo mesi di attesa, riguarda il nuovo tetto in travi metalliche e l’installazione di porte e finestre, interventi prioritari per proteggere l’edificio in vista della stagione delle piogge. Lo riferiscono don Filippo Macchi e don Angelo Innocenti, missionari diocesani a Mirrote. L’antica chiesa, edificata negli anni sessanta, era stata gravemente danneggiata a maggio da un incendio accidentale divampato durante la rimozione di un nido di vespe: le fiamme, alimentate dalla struttura in legno del tetto, avevano distrutto gran parte dell’edificio. Grazie al pronto intervento dei parrocchiani erano stati messi in salvo arredi sacri e biblioteca della sacrestia. La solidità delle mura ha reso possibile la ripartenza del cantiere, mentre il 21 novembre la comunità ha potuto celebrare nuovamente la messa all’interno della chiesa. La ricostruzione prevede un investimento complessivo di 100mila euro: la mobilitazione in diocesi ha già permesso di raccoglierne oltre 40mila, sostenendo l’avvio del primo lotto. Un contributo pari a un terzo del progetto arriverà da Aiuto alla Chiesa che soffre, grazie alla mediazione del vescovo di Nacala, mons. Alberto Vera. Per i missionari, il cantiere non è solo un’opera materiale, ma un cammino educativo di corresponsabilità per la comunità locale, in un contesto segnato da fragilità sociali e climatiche. Segno di speranza anche per la diocesi di Como, come sottolinea mons. Alberto Pini, che invita nelle prossime settimane, accanto al presepe, a ricordare in preghiera i fidei donum impegnati in Mozambico e Perù.

(Foto diocesi Como)