Si è tenuto oggi a Padova, con la partecipazione del Presidente della Repubblica e una folta presenza di pubblico (in sala 4.000 persone), l’Annual Meeting di Medici con l’Africa Cuamm. Un appuntamento per ricordare i 75 anni “di impegno per la salute dei più fragili – precisano dal Cuamm – e per mettere al centro l’Africa e il suo futuro”. Ad aprire l’evento, condotto da Giorgia Cardinaletti, giornalista Tg1, Daniele SIlvestri che ha interpretato la canzone “A bocca chiusa”, come colonna sonora di un’avventura, quella del Cuamm, “che prosegue grazie all’impegno di tanti medici e non che continuano a partire da 75 anni”. A portare il saluto della città di Padova, in apertura, il sindaco Sergio Giordani. Il presidente del Cuamm, il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla ha affermato: “Il Cuamm è una responsabilità bella che lavora con impegno quotidiano perché l’Africa possa crescere. Quest’anno sono stato in Etiopia e ho incontrato molti operatori e medici cresciuti con il Cuamm: erano tutti etiopi, affiancati da qualche giovane medico proveniente dall’Italia. C’è bisogno di giustizia nel mondo; c’è bisogno di una famiglia umana intera che viva nell’uguaglianza”.
Accorato l’intervento di Mario Calabresi, giornalista e scrittore: “Il Cuamm, da 75 anni, coltiva valori che altrove sembrano passati di moda. In un tempo dominato dalla velocità e dall’urgenza, voi scegliete la pazienza; scegliete di non stancarvi di guardare, di ascoltare, di esserci”.
- (Foto Cuamm)
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La ministra dell’Università, Anna Maria Bernini, ricordando la collaborazione tra il Cuamm, il ministero e l’Università di Padova ha sottolineato: “Investire in Africa è importante perché significa investire nella vita di tutti noi. In Mozambico, Sud Sudan ed Etiopia, con il Cuamm, stiamo realizzando progetti concreti, ma ci sono ancora tante altre sfide su cui lavorare. Noi siamo con l’Africa per crescere insieme”.
Fra le numerose voci intervenute nella giornata Paolo Rumiz giornalista e scrittore, ha ricordato don Luigi Mazzucato, storico direttore del Cuamm: “Era un uomo dal carisma dimesso ma irresistibile. Un piccolo prete che mi ha fatto innamorare dell’Africa”.
- (Foto Cuamm)
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Don Dante Carraro, direttore del Cuamm, ha spiegato: “Lo scorso anno, all’Annual meeting di Torino, abbiamo lanciato una grande sfida: costruire una Scuola per infermieri e ostetriche a Bossangoa, un’area rurale della Repubblica Centrafricana, a 80 km dalla capitale. Pochi giorni fa, ero lì e l’abbiamo inaugurata, insieme alle autorità locali. È stata una grande festa, un bel traguardo. La prossima settimana i primi 30 studenti centrafricani inizieranno le lezioni, è l’inizio di un nuovo futuro per ciascuno di loro. Ma l’Africa è grande e i bisogni che ci interpellano sono tanti”.