“Siamo tutti affranti e sgomenti di fronte al vuoto che Dodo ci lascia con la sua morte troppo prematura”. Lo ha detto oggi il card. Giuseppe Betori nel saluto alle esequie di Domenico Mugnaini nel duomo di Firenze, invitando a unire al dolore la gratitudine: “Non dobbiamo dimenticare quello che egli è stato per tutti noi, e quindi il mio sguardo vuole essere anche di gratitudine al Signore per averci donato la presenza di Dodo in mezzo a noi in questi anni, anche se ne avremmo voluti di più”. Il cardinale ha ringraziato il Signore per “un giornalista vero, di alta professionalità e di dedizione al mestiere”, capace “di inserire le vicende di cui era testimone e interprete in dialogo con il complesso contesto culturale ed ecclesiale”. Ha ricordato “un cittadino di Firenze che, pur ribadendo le sue radici casentinesi, si è fatto appassionato protagonista di questa città, capace non solo di capirla e di interpretarne i tempi e i bisogni, ma anche impegnato a creare concordia e a servire il bene comune”. Ha indicato “un uomo che ha saputo unire l’amore per la famiglia con il servizio alla comunità, servendone le istituzioni in modo esemplare”, in particolare come consigliere dell’Opera di S. Maria del Fiore. Quindi, il cardinale ha parlato di “un cattolico sincero e coerente, che si è sempre messo al servizio della Chiesa fiorentina”, nelle grandi occasioni come nella vita parrocchiale, e “negli ultimi anni anche tra le Chiese della Toscana con l’illuminata direzione di Toscana Oggi”. Infine il card. Betori ha ricordato “un amico, un mio amico… un amico a cui affidarsi con confidenza e da cui ricevere sostegno e conforto”. E ha concluso: “Grazie Dodo. Grazie Signore, per averci dato Dodo”.