“Una comunità educativa è come una casa”. Con queste parole, pronunciate in spagnolo, Leone XIV si rivolge agli educatori riuniti al convegno “Senza identità non c’è educazione” al Colegio Nuestra Señora del Buen Consejo di Madrid. Il Papa spiega che questo modello richiede “una collaborazione tra famiglia, parrocchia, scuola e territorio che accompagni ogni alunno nel suo cammino di fede e apprendimento”. Poi amplia lo sguardo alla profondità culturale dell’identità, citando María Zambrano: “La nostra anima è attraversata da sedimenti di secoli: le radici sono più grandi dei rami che vedono la luce”. Successivamente osserva che la Chiesa, nella sua missione educativa, “riscopre la sua funzione materna”, chiamata a generare, educare e sostenere i credenti. Aggiunge che nelle scuole cattoliche “l’educazione diventa strumento di pace e di cura del creato”, favorendo il dialogo e l’incontro tra le differenze. In conclusione Leone XIV sottolinea la natura profonda dell’impegno educativo ecclesiale: “Non è una semplice opera filantropica, ma parte essenziale della sua identità e missione”, incoraggiando gli educatori a procedere “con quella speranza viva che si rinnova ogni giorno nella vostra passione educativa”.