Enrico Bartoletti venerabile: card. Zuppi (Cei), “ha accompagnato il cammino di rinnovamento ecclesiale”

“Esprimo gratitudine a Papa Leone per aver riconosciuto la vita virtuosa vissuta da mons. Enrico Bartoletti, segretario generale della Cei dal 1972 al 1976”. Lo dichiara il presidente della Conferenza episcopale italiana, card. Matteo Zuppi, dopo l’autorizzazione concessa il 21 novembre da Leone XIV a pubblicare il decreto sulle virtù eroiche di Bartoletti, proclamato venerabile. “Nel suo servizio alle Chiese in Italia – ricorda il card. Zuppi – ha concretizzato lo spirito conciliare, dandone attuazione e permeando tutte le scelte pastorali dalla Parola di Dio. È stato questo il primo vero piano pastorale a livello nazionale”. Il presidente sottolinea che Bartoletti “nel corso del suo ministero ha attraversato una fase delicata della vita sociale e politica del Paese e ha accompagnato il cammino di rinnovamento ecclesiale”, lasciando “l’amore per la Chiesa e la capacità di vivere la speranza incarnata”. Zuppi richiama poi “il profondo legame con Paolo VI”, testimoniato “dal gesto compiuto da papa Montini alla morte di Bartoletti”: il 6 marzo 1976 “giunse nella cappella della Cei per sostare in preghiera davanti alla salma, lì esposta alla venerazione di vescovi, sacerdoti, fedeli ed esponenti del mondo cattolico”. Guardando alla nuova fase del Cammino sinodale, il presidente riporta le parole di Bartoletti: “la Chiesa è essenzialmente ‘comunione’ – ossia reale unione d’amore – nel suo duplice riferimento: comunione in Cristo con Dio e comunione in Cristo coi credenti in Lui e, virtualmente, con tutta l’umanità”. E ricorda il motto episcopale “In spe fortitudo”, che “fissa in modo chiaro e profetico l’orizzonte del nostro camminare e del nostro agire”.

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