Diocesi: Catanzaro, dedicato il nuovo altare e benedetto l’ambone nella chiesa del Carmine

“Non siamo qui per abbellire una chiesa: questa chiesa è già bella per la sua storia e per la fede che custodisce. Siamo qui per restituirle il suo punto di riferimento, ciò che la rende davvero Chiesa: l’altare”. Lo ha detto ieri l’arcivescovo di Catanzaro-Squillace, mons. Claudio Maniago, in occasione della dedicazione del nuovo altare e della benedizione del nuovo ambone della Chiesa del Carmine nel centro storico della città. “L’altare – ha spiegato il presule – è il segno di Cristo in mezzo al suo popolo, la pietra angolare su cui si costruisce la comunità dei credenti. Da esso la Chiesa trae tutta la sua forza, perché sull’altare si rinnova il sacrificio e l’amore del Signore per noi”. Durante la celebrazione sono state collocate le reliquie di santa Teresa di Gesù Bambino, santa Teresa d’Avila e san Giovanni della Croce, santi legati alla tradizione carmelitana, “testimoni di una fede capace di lasciarsi plasmare dall’Eucaristia fino a diventare segno per gli altri”, ha aggiunto mons. Maniago. “Avvicinarsi all’altare significa rinnovare ogni volta il desiderio di pace, di perdono e di unità. L’altare è un invito permanente a costruire insieme la Chiesa come famiglia di Dio”.

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