“Un’esperienza bella, dalla quale abbiamo imparato tanto”: così ha descritto mons. Iosif Pal, vescovo di Timisoara, in Romania, il Giubileo delle equipe sinodali, al quale ha partecipato insieme a dodici membri dell’equipe della sua diocesi. Per il vescovo romeno è stato il quarto pellegrinaggio a Roma in quest’Anno santo – dopo un pellegrinaggio ecumenico, il Giubileo delle famiglie e il Giubileo dei vescovi –, però ha voluto accompagnare anche l’equipe sinodale diocesana. “È stato emozionante vedere come, in ogni angolo del mondo, c’è il desiderio sincero di contribuire al rinnovamento della Chiesa attraverso le attività sinodali”, ha dichiarato mons. Pal in un’intervista concessa all’ufficio stampa diocesano. Il vescovo e i suoi collaboratori hanno apprezzato i dialoghi in piccoli gruppi, gli workshop, l’incontro con Papa Leone e sono tornati in diocesi “arricchiti e pronti a continuare il cammino con speranza”. “Credo che lo spirito di sinodalità si adatti molto bene alla nostra diocesi e abbia un significato particolare per noi”, ha affermato il vescovo, riferendosi al carattere multietnico della sua diocesi, con fedeli romeni, ungheresi, tedeschi, bulgari, croati, cechi, slovacchi e rom. “È una ricchezza, un dono, perché siamo aperti alla diversità”, ha detto, aggiungendo che il cammino sinodale “è un’esperienza che si fa insieme, gradualmente”. “Il rinnovamento non lo pianifichiamo oggi e si realizza dopodomani. Si compie attraverso piccoli passi, giorno dopo giorno”.