Migliorare il potere di acquisto e far quadrare i tempi: sono le preoccupazioni più ricorrenti nelle grandi famiglie italiane. È quanto emerge da uno studio promosso dall’osservatorio politico dell’Associazione nazionale famiglie numerose (Anfn). I risultati dello studio sono stati presentati dal presidente nazionale Alfredo Caltabiano lo scorso sabato mattina a Riccione, in occasione dell’incontro nazionale delle famiglie che ricoprono un ruolo all’interno dell’associazione.
All’indagine hanno partecipato un migliaio di coppie con tre o più figli, di ogni angolo d’Italia. Le coppie erano chiamate a rispondere su quali siano i bisogni più pressanti nella vita di ogni giorno. Dalle risposte emerge un quadro nitido: le spese del carrello (generi alimentari) ma anche la solvibilità delle utenze occupano il primo posto nelle preoccupazioni delle famiglie che hanno risposto al questionario (su questa voce convogliano il 23% delle risposte). Subito dietro (il 12.70%) il sostegno economico, “cioè quell’insieme di aiuti mirati e verificabili che fanno la differenza a fine mese”, ha osservato Caltabiano. E poi trasporti e mobilità (10,3%): non preoccupano solo il costo del carburante o le tariffe degli abbonamenti, ma anche la logistica, perché, ad esempio, se le navette scolastiche non funzionano, rischiano di far saltare l’intera giornata. A poca distanza (10%) la conciliazione dei tempi da dedicare alla cura della casa, dei figli (o dei nonni) e il lavoro: orari che non combaciano, bisogno di babysitter e colf, organizzazione domestica.
Completano il quadro le voci scuola ed istruzione (7.6%) dove incidono il costo del materiale, dei libri, del doposcuola e delle tasse universitarie. E sport ed attività scolastiche (il costo delle iscrizioni, le attrezzature, I centri estivi). “Sono tutti temi – ha rilevato Caltabiano – che offrono uno spaccato interessante sulle fatiche delle grandi famiglie”.