“Una stampa libera è il cuore pulsante della democrazia” e “i giornalisti mettono in luce le ingiustizie e chiedono conto a chi detiene il potere. Eppure, in tutto il mondo, i giornalisti continuano a essere uccisi, torturati, molestati, detenuti e costretti all’esilio”. Lo si legge in una dichiarazione della Commissione dopo la Giornata internazionale per porre fine all’impunità per i crimini contro i giornalisti, celebrata il 2 novembre. “La Federazione internazionale dei giornalisti ha segnalato quanto sia stata fatale la ricerca della verità in molte parti del mondo nel 2025. Il diritto internazionale umanitario è chiaro: i giornalisti sono civili e devono essere protetti in ogni momento”. La dichiarazione emessa oggi a Bruxelles aggiunge: “L’Ue sostiene il giornalismo indipendente in tutto il mondo e fornisce protezione alle persone a rischio. Lavoriamo anche per affrontare le crescenti minacce nel mondo digitale, dove i giornalisti sono sempre più spesso oggetto di molestie coordinate, sorveglianza illegale e campagne volte a screditarli o intimidirli”. Viene segnalato come “nell’Ue la promozione del pluralismo e della libertà dei media è stata al centro degli sforzi per rafforzare la democrazia e lo stato di diritto. L’European Media Freedom Act ha istituito solide garanzie per i media e i giornalisti, garantendo loro di poter svolgere il proprio lavoro senza indebite pressioni. La Commissione continua a monitorare gli sviluppi relativi alla libertà e al pluralismo dei media, anche per quanto riguarda la sicurezza e la protezione dei giornalisti in tutti gli Stati membri”.