Diocesi: Casale Monferrato, bruciato evangeliario nella chiesa di Oltreponte. Mons. Sacchi, “dolore profondo, rispondere con fede, preghiera e perdono”

“Ogni chiesa è una casa di Dio e della comunità, un luogo di incontro tra il Cielo e la terra, un rifugio di pace e di luce. Vedere oltraggiato questo spazio santo ci addolora profondamente. Non possiamo non domandarci: perché tanto disprezzo verso un luogo sacro? Quale ferita o quale smarrimento del cuore può condurre a un gesto tanto grave? Solo Dio conosce le oscurità dell’animo umano; a noi, però, è chiesto di rispondere con la fede, la preghiera e il perdono”. Così ieri il vescovo di Casale Monferrato, mons. Gianni Sacchi, ha commentato il grave atto sacrilego compiuto il pomeriggio di venerdì 31 ottobre nella chiesa parrocchiale Assunzione di Maria Vergine, nel quartiere cittadino di Oltreponte. Il Libro della Parola di Dio, viene spiegato in un comunicato della diocesi, è stato deliberatamente dato alle fiamme. L’edificio sacro è stato inoltre sporcato e lasciato in disordine, profanando un luogo che è spazio di preghiera, di comunione e di speranza per la comunità cristiana.
Nell’esprimere “profondo rammarico e paterna vicinanza” al parroco don Renato Dalla Costa, ai fedeli e a tutta la popolazione di Oltreponte, il vescovo ha invitato i fedeli a vivere questo momento con spirito di riparazione e di intercessione, trasformando la ferita in occasione di conversione e di rinnovata testimonianza cristiana: “Il fuoco che ha rovinato il Libro santo non può spegnere la fiamma della Parola di Dio nel cuore dei credenti. Essa rimane viva e operante, più forte del male, capace di rigenerare la speranza e di rinnovare la comunione”, ha sottolineato il presule. “Chiediamo al Signore che questo gesto, anziché suscitare rancore, diventi per tutti un appello alla fede autentica, al rispetto del sacro e alla riscoperta della dignità di ogni persona”, ha concluso mons. Sacchi.
Nei prossimi giorni, nella chiesa di Oltreponte, verrà celebrato un momento di preghiera comunitaria e di riparazione, durante il quale sarà nuovamente intronizzato il Libro della Parola di Dio, come segno di fede che non si lascia vincere dal male.
La diocesi, conclude il comunicato, ringrazia per la solidarietà e le diverse dichiarazioni di vicinanza ricevute, anche da esponenti di altre religioni, e confida nella collaborazione delle autorità competenti per far luce sull’accaduto; inoltre, rinnova il proprio invito a tutti i fedeli a pregare per la conversione di chi ha compiuto questo gesto e per la pace dei cuori.

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