“Voi mostrate che custodire il Sepolcro di Cristo non vuol dire semplicemente preservare un patrimonio storico-archeologico o artistico, pur importante, ma sostenere una Chiesa fatta di pietre vive, che attorno ad esso è nata e ancora oggi vive, come segno autentico di speranza pasquale”. È l’omaggio del Papa all’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, ricevuto oggi in udienza in occasione del proprio Giubileo. In particolare, Leone XIV ha ringraziato i presenti per “l’aiuto notevole che date, senza far chiasso e senza pubblicità, alle comunità della Terra Santa, sostenendo il Patriarcato Latino di Gerusalemme nelle sue varie attività: il Seminario, le scuole, le opere caritative e di assistenza, i progetti umanitari e formativi, l’università, l’aiuto alle Chiese, con interventi particolari in momenti di maggiore crisi, come è avvenuto durante il Covid e nei giorni tragici della guerra”. “In un mondo in cui la prepotenza e la violenza sembrano prevalere sulla carità, voi siete chiamati a testimoniare che la vita vince la morte, che l’amore vince l’odio, che il perdono vince sulla vendetta, e che la misericordia e la grazia vincono sul peccato”, il mandato del Papa: “Il vostro presidio presso i Luoghi Santi sia prima di tutto un presidio di fede che aiuti gli uomini e le donne del nostro tempo a sostare col cuore presso la tomba di Cristo”. “In quante occasioni, grazie al vostro operato, si riapre uno spiraglio di luce per persone, famiglie, comunità intere, che rischiano di essere travolte da drammi terribili, a ogni livello, in particolare nei luoghi in cui Gesù è vissuto”, l’altro tributo del Pontefice: “Vi invito a vivere il vostro essere qui non come un punto di arrivo, ma come una tappa da cui ripartire per rimettervi in marcia verso l’unica meta vera e definitiva: quella della piena ed eterna comunione con Dio in Paradiso”.