“Non essere indifferenti al grido di chi soffre e saper essere una presenza capace di trasformare la società. L’esortazione apostolica Dilexi te, firmata il 4 ottobre, festa di San Francesco, e presentata oggi, è un documento di Leone XIV che dà concretezza a un impianto già significativamente tracciato da Francesco. Per ogni movimento ecclesiale e sociale, essa rappresenta un forte richiamo alla responsabilità personale e collettiva nella testimonianza attiva della fede”. Lo dice il Presidente di Mcl (Movimento Cristiano Lavoratori) Alfonso Luzzi aggiungendo che in particolare, “mette in luce le conseguenze sociali dell’amore cristiano” e affida “a noi del Movimento Cristiano Lavoratori — presenza di testimonianza evangelica organizzata nel mondo del lavoro e accanto alle persone attraverso una capillare rete di servizi — il compito di contribuire alla rimozione delle ingiustizie che segnano un sistema economico spesso escludente verso i più deboli. Non come semplice progetto, ma come – spiega – naturale conseguenza dell’adesione a Cristo”. “Ci ha particolarmente colpito – sottolinea – il passaggio in cui si riconosce come i movimenti dei lavoratori abbiano contribuito a far maturare una nuova coscienza della dignità di chi vive ai margini. È anche un forte richiamo al valore della Dottrina Sociale della Chiesa, radicata nel popolo e capace di rileggere la Rivelazione cristiana alla luce delle moderne circostanze sociali, lavorative, economiche e culturali, grazie anche all’impegno dei laici cristiani che affrontano le sfide del proprio tempo”. “Riconoscendoci pienamente in questa prospettiva, intendiamo — come Movimento, a tutti i livelli — promuovere un approfondimento di questo documento, che sia al tempo stesso occasione per rinnovare e approfondire le ragioni del nostro impegno”, conclude.