“La rete dei servizi, degli operatori e dei volontari Caritas consolida, insieme alla capacità di risposta, anche la capacità di lettura dei fenomeni. Facciamo contrasto della povertà, in altre parole, non in termini astratti e accademici, ma cercando di essere interpreti a un tempo critici e propositivi di quanto accade nelle comunità in cui operiamo”. Così Erica Tossani, dal 1° settembre co-direttrice di Caritas Ambrosiana, commenta quanto emerge dal rapporto “La povertà nella diocesi ambrosiana – Dati 2024”, prodotto dall’Osservatorio diocesano delle povertà e delle risorse e online sul sito web dell’organismo pastorale. “È un ruolo che ci è connaturale e congeniale, e del quale avvertiamo la responsabilità. Ma – osserva – è anche un compito che non può esserci delegato in toto: la sensibilità pubblica, l’impegno istituzionale e il dibattito politico sui fenomeni di povertà sembrano calare di intensità, dopo anni di maggiore attenzione. Noi continuiamo e continueremo a sostenere che solo una società giusta e solidale può essere una società sicura e capace di progresso”. “Le povertà a Milano e nella sua diocesi – le fa eco l’altro direttore Caritas, don Paolo Selmi – non sono né un fattore marginale, né un dato immodificabile. Il Rapporto 2024, grazie al lavoro dell’Osservatorio diocesano, dà continuità a un metodo di studio e di rilevazione qualificato e affidabile. Ma non vogliamo accontentarci di battere sentieri sperimentati, vogliamo anzi cimentarci con le questioni più rilevanti dell’attualità”. “Per questo – annuncia –, insieme a tutte le Caritas diocesane di Lombardia, il 17 ottobre, Giornata mondiale di lotta alla povertà, a Milano presenteremo un’ulteriore ricerca, ‘Dare casa alla speranza’. È il tentativo di capire più a fondo gli effetti e i guasti sociali che, accanto a innegabili successi, caratterizzano oggi lo sviluppo edilizio e urbanistico dei nostri territori. Il diritto a un abitare dignitoso è diritto fondamentale di ogni uomo e ogni donna. E non c’è lotta alla povertà, che non sia anche lotta per l’affermazione dei diritti essenziali dei fratelli e delle sorelle che incontriamo ogni giorno”.