Myanmar: sei mesi dopo il sisma. Caritas Svizzera rafforza l’intervento umanitario

A sei mesi dal terremoto del 28 marzo che ha colpito il Myanmar, Caritas Svizzera amplia il proprio intervento nelle aree più vulnerabili. Il sisma, di magnitudo 7.7, ha devastato le regioni di Sagaing e Mandalay, causando oltre 5.400 morti e migliaia di feriti. Decine di migliaia le abitazioni distrutte. Danni gravi anche a scuole, ospedali, infrastrutture idriche e dighe. Più di 2 milioni di persone risultano sfollate, senza accesso a cibo, acqua potabile e assistenza sanitaria. Dall’inizio dell’emergenza, Caritas ha distribuito tende, kit igienici, cibo e acqua. Ha attivato trasferimenti di denaro per coprire bisogni urgenti. Iniziati anche programmi “cash for work” e spazi sicuri per i minori con supporto psicosociale. I beneficiari diretti superano le 15mila persone. Le piogge monsoniche hanno aggravato la situazione. Strade inaccessibili ostacolano la risposta umanitaria. Nel nuovo piano di intervento, 7.500 persone riceveranno aiuti flessibili. Previsti corsi di formazione nel settore edile per la ricostruzione. In parallelo si lavora su prevenzione e riduzione dei rischi legati alle inondazioni. Attivi piani comunitari e sistemi di allerta precoce. L’azione prosegue, i bisogni restano elevati.

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