Ue-Bei: 3,66 miliardi per 34 progetti connessi all’energia in 9 Stati. Ribera: “Ridurre le bollette, migliorare i servizi e creare lavoro”

(Foto Commissione europea)

La Commissione europea e la Banca europea per gli investimenti hanno annunciato che 3,66 miliardi di euro sono stati erogati dal Fondo per la modernizzazione a sostegno di 34 progetti connessi all’energia in nove Stati membri dell’Ue. “Tali investimenti sosterranno la modernizzazione dei sistemi energetici nell’Unione”, secondo una nota comune. Ridurranno, inoltre, “le emissioni di gas a effetto serra nei settori dell’energia, dell’industria e dei trasporti e miglioreranno l’efficienza energetica. I progetti aiuteranno gli Stati membri beneficiari a raggiungere i loro obiettivi in materia di clima ed energia. Rafforzeranno la competitività industriale sostenendo infrastrutture energetiche moderne”. Finanziata dalle entrate del sistema di scambio di quote di emissione dell’Ue (Ets), “questa è la più grande erogazione del Fondo per la modernizzazione fino ad oggi, portando il finanziamento totale erogato a 19,1 miliardi dal gennaio 2021”. I beneficiari dell’erogazione odierna sono Croazia (170 milioni), Repubblica Ceca (1,05 miliardi), Grecia (113,6 milioni), Ungheria (181,3 milioni), Lettonia (40 milioni), Lituania (37 milioni), Polonia (1,33 miliardi), Romania (712,3 milioni) e Slovenia (19,7 milioni). I 34 progetti sostenuti si concentrano sulla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, sull’uso e sulla diffusione di fonti energetiche rinnovabili, sulla modernizzazione delle reti energetiche e sull’efficienza energetica.
Teresa Ribera (nella foto), vicepresidente della Commissione, afferma: “La transizione energetica avrà successo solo se le persone sentiranno che migliora la loro vita quotidiana. Con 19 miliardi di euro investiti in energia più pulita e intelligente negli Stati membri a basso reddito, il Fondo per la modernizzazione dimostra che l’ambizione climatica dell’Europa va di pari passo con il progresso sociale. Questi investimenti contribuiscono a ridurre le bollette, migliorare i servizi pubblici e creare posti di lavoro di qualità rendendo la transizione reale, equa e vantaggiosa per tutti”.

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