“La nascita è una tappa dell’esistenza umana, non è l’ inizio. É una tappa fondamentale per il bambino che viene alla luce e lo è anche per la sua mamma. Prima della nascita, dal concepimento, l’uomo esiste ed esiste tutto intero in senso biologico, ontologico e relazionale”. Così Marina Casini, presidente del Movimento per la vita (MpV), intervenuta questo pomeriggio al 2° Festival dell’“Umano tutto intero”, promosso oggi e domani a Roma dal forum Ditelo sui tetti. “In senso biologico – ha spiegato Casini – perché la sua interezza è già tutta presente nella piccolezza quasi invisibile dell’inizio. Nulla viene aggiunto dall’esterno. Questo piccolissimo uomo ha solo bisogno di tempo e di spazio”. Egli “non possiede nulla se non la sua umanità. Lo sguardo che ne riconosce l’uguale dignità è ciò di cui abbiamo bisogno per purificare il nostro sguardo e per riconoscere la dignità di tutti scansando le derive utilitaristiche e individualistiche che interpretano la dignità con le categorie dell’ avere, dell’apparire, del produrre, dell’autodeterminazione assolutizzata. Anche sotto il profilo relazionale egli è attivo: è noto il cross-talk che si instaura tra lui e la madre durante la gravidanza”. Per la presidente del MpV, “nel più fragile dei fragili, nel più scartato nei fatti e nelle leggi, e nella condivisione delle difficoltà della sua mamma, c’è la bussola per iniziare e proseguire un cammino che rinnovi la società a tutti i livelli. Questa è stata la spinta che 50 anni fa ha mobilitato il popolo della vita e per la vita. I pannelli della mostra per i 50 anni del MpV hanno molto da raccontare. Tutto questo ha a che fare anche con i diritti dell’ uomo, il diritto e la politica, perché quando si parla di ‘vita nascente’ si parla di una fondamentale questione sociale. Non per nulla – ha concluso Casini – il MpV ha sempre sostenuto la centralità politica del diritto alla vita”.