“Se dovessi scegliere una priorità ripartirei dal legame della povertà con un basso livello scolastico: questo deve impegnare tutti. Bisogna spingere le nostre comunità non solo a fare il doposcuola ma a capire le connessioni, perché quello che succede oggi nel mondo riguarda tutti noi”: è l’appello lanciato oggi a Roma da don Marco Pagniello, direttore di Caritas italiana, durante la presentazione del Report statistico nazionale 2025 sulla povertà in Italia e del Bilancio sociale di Caritas italiana. “Abbiamo fatto la scelta di trovare alleanze e non andare avanti da soli – ha precisato – per provare a cambiare il sistema. Vogliamo educare le nostre comunità a riconoscere il volto dei poveri e saper condividere. Perché non possiamo delegare la carità solo alla firma dell’8xmille. Dobbiamo chiedere uno sforzo in più alle nostre comunità”. Il Bilancio sociale, ad esempio, “ci racconta la bellezza e la creatività di quanto si fa nei territori, mettendo in risalto l’importanza del volontariato”. Il Report e il Bilancio sociale sono perciò “strumenti per l’animazione delle comunità, anche se ancora poco utilizzati nelle diocesi”. Tra i dati illustrati nel Bilancio sociale le offerte pervenute alla Caritas nel 2024, pari ad oltre 55 milioni, 817 giovani in servizio civile, 138 microprogetti, vacanze solidali per i bambini ucraini e corridoi umanitari per 60 persone.