Papa Francesco: “nulla potrà mai separarci dall’amore di Dio”

“Cari malati, cari fratelli e sorelle che prestate la vostra assistenza ai sofferenti, in questo Giubileo voi avete più che mai un ruolo speciale. Il vostro camminare insieme, infatti, è un segno per tutti, ‘un inno alla dignità umana, un canto di speranza’”. Così Papa Francesco, nel Messaggio per la XXXIII Giornata mondiale del malato, si rivolge a malati, operatori sanitari, volontari e famiglie. Il Pontefice invita a riconoscere Dio presente accanto a chi soffre: “Il Risorto cammina anche con noi, facendosi nostro compagno di viaggio. Possiamo ascoltare la sua Parola che ci illumina e infiamma il cuore e riconoscerlo presente nello spezzare del Pane”. Francesco sottolinea il valore dei gesti di tenerezza: “Conservare nel cuore il sorriso gentile di un operatore sanitario, lo sguardo grato e fiducioso di un paziente, il volto premuroso di un dottore o di un volontario, quello pieno di attesa di un coniuge o di un figlio”. Francesco esorta tutti a riscoprire la dignità che la sofferenza può rivelare: “Solo dalla sua Pasqua ci viene la certezza che nulla, ‘né morte né vita, né presente né avvenire’ potrà mai separarci dall’amore di Dio”. Concludendo, il Papa affida tutti a Maria, Salute degli infermi: “Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio. Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova”.

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