Si terrà domani mattina alle 11, presso il Parco tecnologico dell’Irccs Neuromed a Pozzilli (Is), la conferenza stampa di apertura del workshop congiunto Irccs Neuromed, Società italiana di neurologia (Sin) e Associazione italiana epilessia (Aie) “Crisi e (ri)soluzioni”, che si aprirà nel pomeriggio di domani (fino al 4 dicembre). Durante la conferenza ci sarà la stipula di un documento ufficiale che unisce clinici ed associazioni per condividere la necessità di una medicina che “cura ed ascolta i pazienti”, un approccio clinico ed umanistico in cui la vera intesa è “sul piano dei valori” rivolgendosi a tutte le “persone con epilessia”. Perché Irccs Neuromed, Sin e Aie sono convinti che “la malattia non esaurisce la vita di una persona. La persona con epilessia è soggetto di esperienze e non solo portatore di segni e sintomi”. Per questo clinici e ricercatori devono occuparsi “non solo della patologia e delle funzioni d’organo coinvolte”, ma devono indirizzare la propria attenzione su “aspetti fra loro interagenti – psicologici, sociali, familiari – dell’individuo, così da articolare processi efficaci e appropriati e riuscire poi a influenzare l’evoluzione della malattia senza compromettere il progetto di vita della persona”. Il modello proposto muove dunque dalla convinzione che salute e malattia nell’esperienza di vita della persona siano influenzati da numerose variabili e perciò pone le basi per un approccio sartoriale alla “cura” della persona con epilessia, modalità di organizzazione e presa in carico multidisciplinare che, previa verifica, può esser esportato in altri centri clinici.