Striscia di Gaza: Guterres (Onu), “condizioni dei palestinesi spaventose e apocalittiche, l’incubo deve cessare”

“Come ho detto ripetutamente, nulla giustifica gli abominevoli atti di terrore del 7 ottobre da parte di Hamas, né la presa di ostaggi. E nulla giustifica la punizione collettiva del popolo palestinese. Eppure le condizioni dei palestinesi a Gaza sono spaventose e apocalittiche”. Sono le parole del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, nel discorso letto da Amina J. Mohammed, vice segretario generale dell’Onu, durante la Conferenza ministeriale del Cairo sugli aiuti umanitari a Gaza. “Più di 44.000 palestinesi, per lo più donne e bambini, sarebbero stati uccisi – ricorda –. Praticamente l’intera popolazione di Gaza è stata sfollata, spesso più volte. La malnutrizione è dilagante. Solo negli ultimi quattro mesi, quasi 19.000 bambini sono stati ricoverati in ospedale a causa di malnutrizione acuta, quasi il doppio dei casi nella prima metà dell’anno. La carestia è imminente. Nel frattempo, il sistema sanitario è crollato. E Gaza ora ha il più alto numero di bambini amputati pro capite in tutto il mondo, molti dei quali perdono arti e vengono sottoposti a interventi chirurgici senza nemmeno l’anestesia. Ciò a cui stiamo assistendo potrebbe benissimo ammontare ai più gravi crimini internazionali”.
Eppure di fronte a questa situazione tragica e alle gigantesche necessità, “gli aiuti umanitari vengono bloccati, scandalosamente. Ciò viola i chiari requisiti del diritto umanitario internazionale di rispettare e proteggere i civili e di garantire che i loro bisogni essenziali siano soddisfatti. Sfida numerose risoluzioni dell’Assemblea generale e del Consiglio di sicurezza che chiedono un cessate il fuoco e un accesso umanitario senza ostacoli. E ignora la Corte internazionale di giustizia, che ha emesso ordini provvisori vincolanti che devono essere rispettati”. “Qualsiasi aiuto che riesce a passare rischia di essere saccheggiato, mentre la consegna è ostacolata da ordigni inesplosi, così come da strade distrutte e sovraffollate – sottolinea Guterres –. Il mese scorso, il 90 percento dei camion degli aiuti, 98 su 109, è stato saccheggiato a Kerem Shalom”. Non solo: “Il sistema di aiuti stesso è nel mirino. Dall’inizio del conflitto, sono stati uccisi 251 colleghi delle Nazioni Unite, quasi tutti dei quali lavoravano per l’Unrwa. Inoltre, le strutture umanitarie, tra cui ospedali e scuole, sono state danneggiate o distrutte. Ciò è assolutamente inaccettabile e deve cessare”.
“Siamo chiari: l’incubo a Gaza non è una crisi logistica. È una crisi di volontà politica e di rispetto dei principi fondamentali del diritto umanitario internazionale”, puntualizza. Guterres chiede “il sostegno urgente e completo degli aiuti umanitari salvavita per il popolo palestinese tramite l’Unrwa” e di “intensificare gli sforzi per una soluzione politica che ponga fine a questo incubo”: “È giunto il momento di un cessate il fuoco immediato e del rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi. Per porre fine all’occupazione illegale del Territorio palestinese occupato, come previsto dalla Corte internazionale di giustizia e richiesto dall’Assemblea generale. E per una soluzione a due Stati, in linea con il diritto internazionale e le pertinenti risoluzioni Onu, con Israele e Palestina che vivono fianco a fianco in pace e sicurezza, con Gerusalemme come capitale di entrambi gli Stati”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Diocesi