Nella notte tra il 22 e il 23 settembre, alle ore 2,30, il frate cappuccino Padre Pio da Pietrelcina, al secolo Francesco Forgione, canonizzato da Giovanni Paolo II nel 2002, moriva nella sua cella nel Convento dei Frati Minori Cappuccini di San Giovanni Rotondo. Ieri e oggi sono tante le iniziative di preghiera in Italia e in tante parti del mondo per ricordare la morte del primo sacerdote stigmatizzato della storia. In particolare a San Giovanni Rotondo e Pietrelcina. Nel paese del Gargano, dove ha vissuto 52 anni della sua vita, una lunga veglia di preghiera, ieri sera, con novena, adorazione eucaristica, recita del Santo Rosario, testimonianze e celebrazione eucaristica. In nottata celebrazione presieduta dal padre generale dei Frati Minori Cappuccini, padre Roberto Genuin. Oggi, alle 11, celebrazione eucaristica presieduta da mons. Franco Moscone, arcivescovo di Manfredonia– Vieste – San Giovanni Rotondo, presidente di Casa Sollievo della Sofferenza e direttore generale dell’Associazione internazionale dei Gruppi di preghiera di Padre Pio e alle 17 celebrazione eucaristica presieduta dal superiore provinciale dei Frati Minori Cappuccini, padre Francesco Dileo seguita dall’atto di affidamento dei bambini a san Pio e processione con la statua del Santo. A Pietrelcina – dove padre Pio è nato ed ha vissuto varie fasi prima e dopo l’ordinazione sacerdotale, ieri sera veglia eucaristica, celebrazione della Santa Messa e Rievocazione del Beato Transito di San Pio. Oggi solenne Eucaristia presieduta, alle 19 dall’arcivescovo di Benevento, mons. Felice Accrocca. La celebrazione si concluderà con una fiaccolata verso la chiesa conventuale dei Frati Minori Cappuccini dedicata alla Sacra Famiglia.