Sacrificio e Provvidenza. Sono queste le due parole che il vescovo di Lamezia Teerme, mons. Serafino Parisi, ha “consegnato” ieri sera nella Santa Messa presieduta a Dipodi al termine del Giubileo diocesano delle famiglie, distinguendole dalle parole provocatorie dei testi biblici della domenica.
Si tratta di “due parole forti – ha detto il vescovo – che quasi non si usano più ma che io vi lascio questa sera proprio come frutto di tutte e tre le letture. Due parole che sono sparite dal nostro vocabolario”. Di “sacrificio, non se ne parla più (quello che ti fa sudare le cose ma, poi, te le fa gustare con soddisfazione)”. E, poi, la provvidenza: “Se ci si affida alla grandezza di Dio con fiducia, rispondendo alla fiducia che Egli ci accorda senza nostri meriti – ha aggiunto monsignor Parisi -, facciamo esperienza concreta di un Dio che non ci abbandona, che è Provvidenza”. “Ecco, allora, come famiglie, ma anche come singoli cristiani, io consegno a voi proprio questo programma di vita, perché è un programma di vita: la provvidenza è rendere grazie sempre al Signore”. Quella di ieri è stata una giornata molto intensa di preghiera, ma anche di vita comunitaria nel corso della quale gli oltre 300 iscritti hanno condiviso esperienze, testimonianze, momenti di allegria e di fede.