Sarà dedicato a “Il bello della Chiesa e la profezia della famiglia” il convegno diocesano che si terrà a Saluzzo ad inizio ottobre. Previste tre serate, tutte ospitate con inizio alle 20.45 presso la parrocchia di Maria Ausiliatrice. Giovedì 3 ottobre don Luigi Maria Epicoco, teologo e filosofo, interverrà sul tema “Chiamati alla fraternità nella Chiesa di Saluzzo”; il giorno dopo toccherà a mons. Bernardino Giordano, vescovo di Grosseto e di Pitigliano-Sovana-Orbetello, approfondire la tematica “Quale futuro per la famiglia? Il servizio della vita nel quotidiano del mondo e nel cammino della Chiesa”; conclusione sabato 4 ottobre con il musical “Il Padre misericordioso” realizzato dai ragazzi della Comunità Cenacolo.
“Le due sere del nostro convegno – scrive don Giovanni Banchio, vicario episcopale per la Pastorale diocesana in un contributo pubblicato dal settimanale ‘Il Corriere di Saluzzo’ – cadono proprio nel periodo in cui vivremo il cambio dei parroci e diventeranno sempre più concrete le fraternità pastorali avviate già da alcuni anni. Abbiamo, per questo, chiesto a don Epicoco che ci aiuti a riflettere su come l’aspirazione alla comunione è innata nell’essere umano pur sapendo come questa aspirazione sia difficile da realizzare”. “La tentazione (…) del campanilismo, del ‘piccolo è bello’ impoverisce la pastorale e indebolisce l’annuncio del Vangelo”, osserva don Banchio: “Ecco allora che l’invito è quello di fare fraternità con coloro che ci sono vicini, del costruire famiglia e così ridare respiro alla parrocchia”. “Contestualmente a questo cammino delle fraternità – ha proseguito il sacerdote – il vescovo (mons. Cristiano Bodo, ndr) ha proposto che nel prossimo triennio si metta al centro del percorso pastorale la famiglia. Partiamo da una domanda, ‘Quale futuro per la famiglia?’ che rivolgeremo, nella seconda serata del Convegno, a don Bernardino Giordano, ora vescovo di Grosseto e che da anni segue la Pastorale Famigliare e ha accompagnato nella nostra diocesi e in diversi luoghi d’Italia gruppi di famiglie e coppie”. “Aiutati da don Bernardino – conclude don Banchio – vorremmo riflettere come la vocazione della Famiglia è una chiamata al servizio della vita nel quotidiano del mondo e nel cammino della Chiesa”.