“Vogliamo riconciliarci con la nostra storia, che qualche volta non è stata in grado di superare i conflitti”. Lo ha detto mons. Mate Uzinić, arcivescovo di Fiume, che parteciperà alla Veglia di preghiera per la pace in programma questa sera a Gorizia, in piazza Transalpina. Evento, questo, che si colloca alla fine della seconda giornata del Consiglio permanente della Cei, e che nelle parole del presule “vuole essere una spinta a fare ponti e non muri: è questo il messaggio che noi Chiese vogliamo lanciare”. Primi destinatari, secondo il vescovo, sono i giovani, chiamati a dare corpo a questo sogno di pace: “Noi vescovi dobbiamo essere i primi a fare da guida agli altri per fare la pace tra i popoli e cercare di riconoscere in ogni uomo il proprio fratello e la propria sorella. Le nazioni non devono dividerci come cristiani, ma aiutarci ad essere riconosciuti come cristiani”.