Nel 2024 il fabbisogno complessivo per il sostentamento dei circa 31mila sacerdoti italiani ha raggiunto i 522milioni di euro. Lo rende noto il Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica. La copertura effettiva si è fermata a 402,6 milioni, pari al 77,1% del totale, grazie ai redditi personali dei sacerdoti (15,9%), alle risorse delle parrocchie e degli enti (7%), ai proventi degli istituti diocesani (6,8%) e ai fondi gestiti dall’Istituto centrale per il sostentamento del clero, derivanti in prevalenza dall’8xmille. Le offerte deducibili hanno coperto appena l’1,5% del fabbisogno. Il restante 22,9% non risulta finanziato. A beneficiare di questi fondi sono stati 28.536 sacerdoti in attività, 2.517 in previdenza integrativa e circa 250 fidei donum impegnati nei Paesi in via di sviluppo. Ogni sacerdote riceve una remunerazione dignitosa – attorno ai 1.000 euro mensili netti – a fronte di un servizio che si estende ben oltre l’ambito parrocchiale, toccando scuola, sanità, carcere, missioni e ascolto quotidiano nelle comunità.