“La presenza di tutti questi ragazzi e ragazze e di questi giovani frati provenienti da tutto il mondo è motivo di gioia e di speranza per la nostra comunità e – credo – per tutta la città. L’International Meeting Giovani verso Assisi è una bellissima tradizione della nostra fraternità francescana, sebbene – anche a causa della pandemia di Covid 19 – l’ultima edizione risalga al 2018. Questa presenza lieta dei giovani in mezzo a noi e per le strade della nostra città risveglia in me la certezza che non sono un problema – come spesso si sente dire in giro – ma sono un dono prezioso e con il loro entusiasmo e generosità sono dei veri maestri per tutta la società, disillusa e con una forte ‘anemia’ di speranza”. Lo dice il custode del Sacro Convento di Assisi, fra Marco Moroni, parlando del IX International Meeting Giovani verso Assisi, dal titolo “Lights of Hope”, che avrà inizio nella serata di domani, domenica 27 luglio, al Sacro Convento di San Francesco in Assisi e culminerà con la partecipazione al Giubileo dei Giovani a Roma. Fino al 31 luglio, infatti, i giovani saranno nella Città Serafica, per poi recarsi insieme a Roma ed essere ospitati all’interno del complesso della Pontificia Facoltà Teologica San Bonaventura – Seraphicum, sempre dei frati minori conventuali, fino al 3 agosto.
Il titolo – “Luci di Speranza” – si inserisce appieno nel cammino della Chiesa universale e in quello degli 800 anni della composizione del Cantico delle creature. Mettendosi in cammino si andrà alla scoperta di queste luci, ovvero gli apostoli e i santi francescani, che ancora oggi con la loro vita, il loro insegnamento e le loro ispirazioni possono indirizzare e accompagnare il cammino dei giovani dietro a Cristo, la vera luce che non si spegne e la vera speranza che non delude. Si tratta di una proposta forte, particolarmente significativa e positivamente provocatoria, in un contesto come il nostro, in cui riferimenti e modelli positivi sono spesso ignorati o banalizzati, perfino dai media.
Dal titolo nasce il logo. Vi sono due braccia che richiamano lo stemma francescano. Le mani possono essere intese in due modi: come quelle di san Francesco e di Cristo, o come quelle di un frate e di un giovane. Le mani, infatti, si sostengono reciprocamente.
Le mani aperte contengono tre stelle che richiamano sia il Cantico delle creature sia le “luci” del titolo; queste stelle “afferrano” e irradiano la luce del Tau, cioè della Croce, a tutto il mondo.