“A Pietro è affidato il compito di amare di più e di donare la sua vita per il gregge”. Lo ha detto Leone XIV, nell’omelia della messa presieduta in piazza San Pietro per l’inizio del pontificato. “Il ministero di Pietro è contrassegnato proprio da questo amore oblativo, perché la Chiesa di Roma presiede nella carità e la sua vera autorità è la carità di Cristo”, ha spiegato il Papa, sottolineando che “non si tratta mai di catturare gli altri con la sopraffazione, con la propaganda religiosa o con i mezzi del potere, ma sempre e solo di amare come ha fatto Gesù”. “E se la pietra è Cristo, Pietro deve pascere il gregge senza cedere mai alla tentazione di essere un condottiero solitario o un capo posto al di sopra degli altri, facendosi padrone delle persone a lui affidate”, ha ammonito Leone XIV: “Al contrario, a lui è richiesto di servire la fede dei fratelli, camminando insieme a loro. Tutti, infatti, siamo costituiti ‘pietre vive’ (1Pt 2,5), chiamati col nostro Battesimo a costruire l’edificio di Dio nella comunione fraterna, nell’armonia dello Spirito e nella convivenza delle diversità”.