In occasione della solennità della Traslazione delle reliquie di Sant’Antonio, popolarmente nota come Festa della Lingua del Santo, che si terrà domenica 16 febbraio, nella Pontificia Basilica di Sant’Antonio a Padova, i frati del santuario tracciano il bilancio del cosiddetto Movimento spirituale dello scorso anno, che comprende pellegrinaggi, celebrazioni e personalità religiose e civili registrati in sacrestia. Numeri di fatto parziali, che non tengono conto delle migliaia di devoti che arrivano al Santo in autonomia e degli altrettanti turisti.
Nel 2024 infatti i pellegrinaggi registrati in sacrestia sono stati in totale 1.097, in aumento rispetto ai 1.023 dell’anno precedente, a cui hanno partecipato complessivamente 46.309 devoti del Santo. Di questi, 220 sono i gruppi italiani per complessive 9.844 persone e 877 quelli stranieri per 36.465 persone provenienti da 52 nazioni. I pellegrinaggi registrati nel 2023 erano stati 1.023 (156 gruppi italiani e 867 stranieri da 47 nazioni).
Nel 2024 il Paese estero più rappresentato nei pellegrinaggi è stato la Polonia con 13.343 pellegrini. A distanza, seguono nell’ordine: la Francia con 3.332 pellegrini; gli USA con 2.896; Germania con 2.129 p.; e l’Ungheria con 1.882 p.
L’area di provenienza dei pellegrinaggi esteri continua a essere principalmente l’Europa con 28 nazioni; a seguire le Americhe, 13 nazioni tra Nord e Sud America; Medio oriente e Asia, 8 nazioni; Africa, 79 pellegrini tra Uganda e Ghana, in aumento rispetto al 2023; Australia con 273 pellegrini. I gruppi più piccoli di pellegrini sono arrivati da Cipro (15 pellegrini), da Libano e Guatemala (18 p. per ciascuno) e Norvegia (20 p.). Anche nel 2024 sono continuati i pellegrinaggi da zone di guerra: per pregare il Santo dei miracoli dall’Ucraina sono arrivati 12 gruppi per 471 pellegrini totali, un trend in aumento da due anni a questa parte.
I mesi più “gettonati” dai pellegrini esteri sono stati nell’ordine: settembre con 131 gruppi per 6.234 devoti; giugno con 117 gruppi per 4.938 devoti; aprile con 115 gruppi per 4.896 devoti.
Dalle regioni italiane sono arrivati nel 2024 al Santo 9.844 pellegrini da 18 regioni su 20, per un totale di 220 gruppi organizzati. Quella con il più alto numero di gruppi registrati in sacrestia resta il Veneto con un totale di 2.217 persone, seguita nell’ordine da Lombardia 1.538 p., Emilia Romagna 798 p., Piemonte con 718 p. e Campania con 630 p. Nessun pellegrinaggio organizzato è invece arrivato da Basilicata e Calabria. I pellegrinaggi di italiani si sono concentrati in particolare nella primavera, nell’ordine nei mesi di aprile con 61 gruppi per 2.669 pellegrini totali, marzo con 40 gruppi e 2.298 pellegrini e maggio con 32 gruppi e 1.291 pellegrini.
Per quanto riguarda le celebrazioni e i riti religiosi, nel 2024 in Basilica del Santo sono state celebrate 12.623 sante messe, con la distribuzione di 305.600 comunioni (l’anno precedente si erano registrate 13.033 sante messe e 379.300 comunioni). In aumento i battesimi: 130 rispetto ai 102 del 2023; stabili i matrimoni, una tredicina. A celebrare le sante messe, oltre ai frati minori conventuali (10.437) anche sacerdoti di passaggio (2.186).