Diocesi: Arezzo, festa della Madonna del Conforto. Mons. Gambelli (Firenze), “legge che sancisce diritto a morte, non è un traguardo, ma una sconfitta per tutti”

(Foto diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro)

“Il miracolo che sta all’origine di questa festa di un’immagine della Beata Vergine Maria diventata istantaneamente pulitissima e splendente senza intervento umano ci invita a credere che il più grande conforto consiste nell’accogliere la grazia di Dio e a lasciarsi trasformare da essa per diventare uomini e donne di speranza nel nostro mondo”. Queste le parole di mons. Gherardo Gambelli, arcivescovo metropolita di Firenze, nell’omelia della messa celebrata questa mattina nella cattedrale dei Santi Pietro e Donato di Arezzo, in occasione festa della solennità della Beata Vergine Maria del Conforto, durante la quale ha sottolineato come ci si metta in ascolto della Parola di Dio consapevoli di trovare le ragioni per sperare, continuando a generare Gesù nel nostro mondo, diventando madre, fratello, sorella, membra della sua famiglia. “Consolazione e conforto sono la considerazione che chiedono tanti malati, anche quelli terminali e i loro familiari. Alleviare solitudine e dolore delle persone che soffrono, migliorare l’accesso alle cure palliative e agli hospice, contrastando il senso di abbandono che conduce spesso alla disperazione è segno vero di amore e cura, di rispetto del diritto alla vita”, ha proseguito il presule soffermandosi sulla cronaca attuale: “Una legge che sancisce il diritto alla morte, quindi, non è certo un traguardo, ma una sconfitta per tutti. La priorità non può essere come si deve morire, ma proteggere la vita dall’origine sino al suo termine, e garantire a tutti fino alla fine un’esistenza dignitosa. La vita e non la morte è un bene, non si può essere convinti del contrario!”. Mons. Gambelli ha sottolineato l’importanza di accogliere Maria in casa, comunità, parrocchia, affidandole il cammino di conversione sinodale e missionaria, invitando tutti a donare con gioia, perché Dio dona gioia a chi ama. “Santa Maria del Conforto aiutaci ad accogliere l’abbraccio del Padre, la consolazione dello Spirito Santo, l’intima comunione con Gesù tuo Figlio, perché possiamo così fare esperienza di quell’abbondanza di gioia promessa a tutti quanti sono pronti a rendere ragione della speranza che è in loro”.

(Foto diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro)

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Diocesi