Lunedì 17 febbraio a Roma, presso l’aula Pocchiari dell’Istituto superiore di sanità (Iss), con inizio alle 8.40, si terrà il convegno “Lo studio Interceptor. Conversione dalla condizione di deterioramento cognitivo lieve a demenza: il contributo dei biomarcatori nell’identificare i pazienti candidati alla prescrizione di farmaci con possibile azione modificante la storia della malattia”. Sarà possibile seguire il convegno anche in streaming al link https://www.iss.it/-/convegno-interceptor .
Durante l’evento, organizzato dall’Osservatorio Demenze del Centro nazionale prevenzione delle malattie e promozione della salute (Cnapps) dell’Iss, dal Dipartimento Neuroscienze – Unità Clinica della memoria del Policlinico universitario A. Gemelli Irccs e dal Dipartimento di Neuroscienze e Neuroriabilitazione dell’Irccs San Raffaele, saranno presentati in anteprima nazionale i risultati dello studio “Interceptor”, progetto promosso e finanziato dal Ministero della Salute e dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) iniziato nel 2018, con l’obiettivo primario di individuare un biomarcatore o un insieme di biomarcatori in grado di predire l’insorgenza di demenza di Alzheimer (AD) nelle persone con disturbo cognitivo lieve (MCI).
Il convegno sarà aperto dal presidente dell’Iss Rocco Bellantone e ospiterà il ministro della Salute Orazio Schillaci, il presidente dell’Aifa Robert Giovanni Nisticò, le associazioni dei malati e familiari, i rappresentanti delle Società scientifiche Sin, Sindem, Sigg, Simg, Annarita Patriarca e Beatrice Lorenzin, coordinatrici dell’Intergruppo parlamentare per le Neuroscienze e l’Alzheimer.