“Oggi forse si è perso il senso del peccato. A volte lo si banalizza o lo si minimizza. E abbiamo cominciato a confondere il peccato con il senso di colpa. Ci sono dei peccati che facciamo che generano in noi il senso di colpa, ci sentiamo in colpa. E a volte facciamo dei gesti o delle azioni che non sono peccato, ma che generano in noi lo stesso un senso di colpa”. A ricordarlo padre Francesco Ielpo, Custode di Terra Santa, celebrando, ieri a Gerusalemme, la festa dell’Immacolata Concezione della B.V. Maria, patrona e regina dell’Ordine Serafico. Riflettendo sulla figura di Maria Immacolata, il Custode si è soffermato, durante l’omelia, sulla gravità del peccato. “Ci sono dei peccati – ha spiegato – che noi commettiamo che non generano assolutamente un senso di colpa, perché nell’opinione pubblica è qualcosa di ormai accettato. Quando si perde di vista il punto di riferimento per stabilire ciò che è peccato e ciò che non lo è, per educarci a una coscienza del peccato, occorre sempre e continuamente un riferimento alla parola di Dio” da interiorizzare. Diversamente, senza meditazione “cominceremo a perdere il senso del peccato e cominceremo a giustificare ciò che giustifica il mondo, senza più neanche sentire il senso di colpa”. Secondo padre Ielpo “il primo grande messaggio di questa solennità dell’Immacolata è di non vivere nell’indifferenza e di educarci e di aiutarci a ritornare a un vero senso del peccato, senza la fobia, senza vedere il peccato ovunque, o senza ridurre il peccato soltanto al Sesto Comandamento, senza una fobia del peccato ma anche senza una indifferenza rispetto alla mia vita evangelica e rispetto a quello che io ho professato”. Tuttavia, ha continuato il Custode, accanto alla consapevolezza del peccato, la festa dell’Immacolata porta un messaggio di speranza: “C’è un Dio che continuamente non si arrende alla nostra fragilità, non si rassegna al fatto che siamo miseri, ma che continua ad amarci. Che nonostante tutto, nonostante i miei limiti, nonostante questa mia inclinazione a peccare sempre, c’è una grazia che è più forte”. La Vergine Maria Immacolata – ha concluso – dice proprio chela grazia è più forte del male. Guardare all’Immacolata significa allora ritrovare il vero orizzonte della vita cristiana. Non rassegniamoci alla mediocrità. Non abituiamoci al peccato. E soprattutto non perdiamo il desiderio di diventare santi”.