Il Natale per la Caritas di Fermo “non è solo un pasto caldo, il posto letto nel dormitorio o i tradizionali servizi di accoglienza per le persone in situazioni di disagio. Il periodo dell’Avvento/Natale è un tempo ricco di iniziative dedicate sia a persone e famiglie che durante tutto l’anno vengono aiutate, sia a coloro che vivono in solitudine e fragilità a causa anche del cambiamento socio-culturale e demografico”. Lo si legge in un comunicato della diocesi di Fermo che da notizia del Natale a Civitanova Marche dove, grazie alla collaborazione tra Comune e “Casa della Carità”, sono state attivate anche quest’anno numerose iniziative dirette a offrire supporto alle famiglie in situazione di fragilità. Sono stati distribuiti i buoni spesa attivati dal Comune e si è svolto il tradizionale pranzo di Natale, che ha visto la presenza di 120 partecipanti tra volontari, ospiti della mensa e del dormitorio e altre persone che hanno voluto vivere insieme la giornata di festa e fratellanza. Il pranzo di Natale, infatti, “non è solo un momento di incontro, ma un gesto di condivisione che restituisce a tutti i partecipanti cordialità e calore umano”. L’iniziativa ha visto un grande coinvolgimento dei volontari: molti impegnati per la prima volta, insieme a tanti volontari che sono coinvolti nel pranzo di Natale da molti anni: per loro è ormai un appuntamento fisso (alcuni vengono anche dai paesi vicini). “Non stanchiamoci di fare il bene e di collaborare insieme – dice Barbara Moschettoni, direttrice della Caritas diocesana – il tradizionale pranzo di Natale, non è solo un servizio, ma la testimonianza di una Chiesa che si fa compagna di strada dei fratelli e delle sorelle più fragili”. Dalla Caritas sottolineano che “quest’anno sono state tante le iniziative programmate per favorire condivisione e serenità, nel territorio diocesano. Ne sono un esempio le attività dedicate agli anziani, le tombolate, i pranzi di fraternità, laboratori di creatività, momenti di aggregazione e di riflessione. Tante le idee che hanno coinvolto anche ragazzi e giovani, protagonisti insieme ai volontari storici. Volontari che durante tutto l’anno offrono gratuitamente tempo e competenze, nelle mense, nella distribuzione dei pacchi viveri, nel servizio vestiario o nello sportello sanitario. Un segnale positivo e un segno concreto di speranza in un tempo segnato da incertezze e paure, a livello mondiale e locale”.