Leone XIV: udienza, “il passaggio della Porta Santa ci invita a varcare la soglia di una vita nuova”, “Dio è amore”

“Il passaggio della Porta Santa, che in tanti abbiamo fatto, pregando e impetrando indulgenza per noi e per i nostri cari, esprime il nostro ‘sì’ a Dio, che col suo perdono ci invita a varcare la soglia di una vita nuova, animata dalla grazia, modellata sul Vangelo”. Lo ha sottolineato il Papa, nell’ultima udienza generale del 2025, in cui ha fatto riferimento al Giubileo della speranza, che sta per concludersi. “È il nostro ‘sì’ a una vita vissuta con impegno nel presente e orientata all’eternità”, ha commentato Leone XIV: “Noi meditiamo su questi segni nella luce del Natale”. San Leone Magno, ha ricordato Leone, “vedeva nella festa della Nascita di Gesù l’annuncio di una gioia che è per tutti: ‘Esulti il santo – esclamava –, perché si avvicina al premio; gioisca il peccatore, perché gli è offerto il perdono; riprenda coraggio il pagano, perché è chiamato alla vita’”. “Il suo invito oggi è rivolto a tutti noi, santi per il battesimo, perché Dio si è fatto nostro compagno nel cammino verso la Vita vera”, l’esortazione papale: “a noi peccatori, perché, perdonati, con la sua grazia possiamo rialzarci e rimetterci in marcia; infine a noi, poveri e fragili, perché il Signore, facendo propria la nostra debolezza, l’ha redenta e ce ne ha mostrato la bellezza e la forza nella sua umanità perfetta”. Il Papa ha concluso la sua catechesi citando le parole con cui San Paolo VI, al termine del Giubileo del 1975, ne descriveva il messaggio fondamentale: “esso, diceva, è racchiuso in una parola: ‘amore’. E aggiungeva: ‘Dio è Amore! Questa è la rivelazione ineffabile, di cui il Giubileo, con la sua pedagogia, con la sua indulgenza, col suo perdono e finalmente con la sua pace, piena di lacrime e di gioia, ci ha voluto riempire lo spirito oggi, e sempre la vita domani: Dio è Amore! Dio mi ama! Dio mi aspettava e io l’ho ritrovato! Dio è misericordia! Dio è perdono! Dio è salvezza! Dio, sì, Dio è la vita!’. Ci accompagnino questi pensieri nel passaggio tra il vecchio e il nuovo anno, e poi sempre, nella nostra vita”.

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