È stato distribuito sul territorio il nuovo numero di “Comunità Nuova”, periodico della diocesi di Catanzaro-Squillace. Un’edizione che offre ai lettori una lettura unitaria del tempo che la Chiesa diocesana sta vivendo, tra conclusione del Giubileo, cammino sinodale, grandi cantieri materiali e spirituali, attenzione alle sfide del presente, spiega la redazione. Al centro del numero emerge il ruolo dell’arcivescovo, mons. Claudio Maniago con tutte le iniziative delle ultime settimane del 2025. Il numero si apre con l’editoriale “Oltre la soglia del Giubileo” sulla chiusura dell’anno santo a livello diocesano. “Non una conclusione formale, ma un passaggio di consegna: il Giubileo viene letto – si legge nella nota – come tempo di grazia che apre a una stagione nuova, segnata dalla corresponsabilità, dalla visita pastorale imminente e dalla chiamata a rendere il Vangelo presenza concreta nella vita quotidiana”. Ampio spazio è dedicato alla solennità dell’Immacolata Concezione, con il racconto delle celebrazioni e il ritorno, dopo anni, della processione cittadina: un gesto “fortemente identitario che ha intrecciato fede, memoria storica e vita civile”. Uno dei dossier centrali del numero è lo “Speciale Cantiere Duomo” sull’intervento di restauro della Cattedrale di Catanzaro. Attraverso interviste e contributi Comunità Nuova restituisce “il senso ecclesiale e civile di un cantiere che non è solo architettonico, ma simbolo di rigenerazione e futuro condiviso”. Lo sguardo si allarga poi alla Chiesa italiana nella fase attuativa del Sinodo, con un focus che aiuta a comprendere il passaggio da un tempo di ascolto a uno di scelte e prassi concrete. Nel numero anche la testimonianza del sacerdote impegnato nella pastorale con gli italiani residenti nelle Fiandre, in Belgio e che racconta l’esperienza della Chiesa “oltre i confini”, tra comunità di emigrati, dialogo interreligioso e annuncio del Vangelo in contesti “segnati dalla secolarizzazione”. Altro tema quello sull’Intelligenza artificiale con l’invito a “custodire la centralità della coscienza umana, richiamando la responsabilità etica, educativa e pastorale di fronte a tecnologie sempre più pervasive”.