Papa in Libano: cerimonia di congedo, “le armi uccidono, scegliamo la vita della pace”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Siete forti come i cedri, gli alberi delle vostre belle montagne, e pieni di frutti come gli ulivi che crescono in pianura, nel sud e vicino al mare”. E’ l’omaggio del Papa al Libano, nel suo ultimo discorso, il congedo dall’aeroporto di Beirut. “Saluto tutte le regioni del Libano che non è stato possibile visitare”, ha detto Leone XIV: “Tripoli e il nord, la Beqa’ e il sud del Paese, che, in modo particolare, vive una situazione di conflitto e di incertezza. A tutti il mio abbraccio e il mio augurio di pace”. Poi un accorato appello: “cessino gli attacchi e le ostilità. Nessuno creda più che la lotta armata porti qualche beneficio. Le armi uccidono, la trattativa, la mediazione e il dialogo edificano. Scegliamo tutti la pace come via, non soltanto come meta! Ricordiamo quanto vi disse San Giovanni Paolo II: il Libano, più che un Paese, è un messaggio! Impariamo a lavorare insieme e a sperare insieme, perché così sia”.

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