“Come Azione Cattolica italiana riteniamo grave quanto accaduto a un pastore stimato e riconosciuto per il suo impegno nel dialogo e nella riconciliazione. Un episodio che colpisce non solo una persona, ma l’intera comunità ecclesiale venezuelana e quanti operano a favore della giustizia, della pace e della promozione umana”. Lo scrive la Presidenza nazionale dell’Azione Cattolica italiana in una nota diffusa oggi per esprimere “solidarietà al cardinale Baltazar Enrique Porras Cardozo, arcivescovo emerito di Caracas e presidente della Fondazione Azione Cattolica Scuola di Santità Pio XI, per quanto accaduto nei giorni scorsi in Venezuela”. Al porporato – viene ricordato – è stato impedito dalle autorità del governo Maduro di lasciare il Paese per recarsi in Spagna e partecipare ad alcuni impegni ecclesiali già programmati, con rientro previsto per il 21 dicembre. “Un viaggio ordinario, legato al suo servizio pastorale e alle responsabilità che svolge da anni nella Chiesa venezuelana e universale”, sottolineano dalla Presidenza nazionale dell’Ac, aggiungendo che “il fermo del passaporto, avvenuto senza una motivazione giuridicamente chiara, è stato giustificato con presunti ‘problemi’ nel documento. Una spiegazione di carattere burocratico che, nei fatti, si traduce in una limitazione della libertà di movimento e in una violazione di diritti fondamentali riconosciuti dal diritto internazionale”. “Qualcosa che fa male – ha dichiarato lo stesso cardinale Porras – perché viola i diritti che abbiamo come cittadini”. “Un fatto avvenuto peraltro il 10 dicembre, Giornata internazionale dei diritti umani”, rilevano dalla Presidenza nazionale dell’Ac che, nell’occasione, aggiunge: “Non possiamo inoltre non richiamare la situazione dolorosa di Alberto Trentini, nostro connazionale detenuto ingiustamente in Venezuela. La sua vicenda rappresenta una ferita aperta, un’altra testimonianza della drammatica condizione di un Paese in cui il potere politico sembra aver smarrito ogni briciolo di senso del diritto, del limite e della responsabilità. Ricordare Alberto e chiedere che la sua situazione venga finalmente chiarita e risolta è un dovere di coscienza, oltre che un impegno di umanità”. “L’Azione Cattolica italiana invita la comunità internazionale tutta a mantenere alta l’attenzione su quanto accade in Venezuela”, l’appello: “Ogni atto di prevaricazione, ogni violazione della libertà personale o religiosa, ogni intimidazione nei confronti di cittadini, pastori o operatori sociali rappresenta un passo ulteriore verso l’isolamento e l’ingiustizia, e allontana la possibilità di un futuro di pace e democrazia per milioni di venezuelani costretti a vivere in condizioni sempre più difficili. Nel rinnovare al cardinale Porras la nostra vicinanza e il nostro sostegno, ci uniamo alla Chiesa del Venezuela e a tutti coloro che continuano ad essere testimoni di speranza verità e libertà”.