Pace: Fidae, da domani “Un solo respiro, mille voci”. Kaladich, “possiamo essere uniti nella speranza e nella fraternità”

“‘Un solo respiro, mille voci’ nasce da una convinzione semplice e profonda: la pace non è l’assenza di guerra, ma un impegno quotidiano di giustizia, ascolto e responsabilità reciproca”. Con queste parole la presidente nazionale della Fiadae, Virginia Kaladich, ha lanciato la “Un solo respiro, mille voci”, una staffetta mondiale di preghiera e meditazione ininterrotta che si svolgerà dal 14 dicembre 2025 al 31 gennaio 2026, attraversando simbolicamente la conclusione del Giubileo della speranza e il mese della pace. “In un tempo attraversato da conflitti, disuguaglianze e fratture sociali, sentiamo il dovere – ha aggiunto – di generare un gesto corale che attraversi il mondo e ricordi a ciascuno che non siamo mai soli nella ricerca di un futuro più umano”.
L’iniziativa invita persone e comunità di ogni parte del mondo a offrire un’ora del proprio tempo per dare vita a un flusso continuo di preghiera capace di far risuonare sulla Terra un unico respiro universale. Ogni contributo diventerà un punto luminoso su un planisfero interattivo (qui l’applicazione per iscriversi) segno visibile che l’umanità può unirsi al di là delle distanze geografiche e delle differenze religiose o culturali. L’obiettivo è costruire un gesto spirituale collettivo, nel quale la preghiera si trasformi in seme di cambiamento e testimonianza concreta di speranza.
La partecipazione a “Un solo respiro, mille voci” – spiegano dalla Fidae – è aperta a tutti: singoli cittadini, famiglie, scuole, università, congregazioni religiose, movimenti ecumenici e interreligiosi, associazioni laiche e organizzazioni impegnate per i diritti umani. Ognuno potrà iscriversi tramite il sito web unsolorespiromillevoci.fidae.it, scegliere il proprio spazio orario e contribuire alla copertura globale di questa catena ininterrotta. La preghiera o meditazione si svolgerà secondo la propria tradizione, senza alcuna modifica ai riti, perché l’unità del gesto non richiede uniformità ma convergenza di intenzioni.
“Questa staffetta mondiale è un invito a ritrovare la nostra fiamma interiore e a renderla visibile. Ogni ora prenotata, ogni punto di luce sul planisfero interattivo, ogni preghiera o meditazione offerta secondo la propria tradizione diventa parte di un unico respiro universale che unisce culture, lingue e fedi diverse”, ha concluso la Kaladich: “È un modo concreto per dire che, anche restando distinti, possiamo essere uniti nella speranza e nella fraternità. In questo 80° anniversario della Fidae chiediamo a tutti — scuole, famiglie, comunità religiose, associazioni, giovani e adulti — di non nascondersi, ma di farsi testimoni visibili di pace. Nessun contributo è troppo piccolo: la forza di questa iniziativa sta proprio nella coralità. La pace non è un’utopia, ma la direzione verso cui scegliamo di camminare insieme. E ora più che mai il mondo ha bisogno del nostro respiro condiviso”.

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