Oggi, nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’Unicef richiama l’attenzione su una crisi globale che continua a colpire milioni di vite. Secondo il nuovo rapporto congiunto di agenzie Onu, quasi una donna su tre – pari a 840 milioni nel mondo – ha subito violenza da parte del partner o violenza sessuale nel corso della propria vita, un dato rimasto invariato dal 2000. Sono 316 milioni le donne che hanno sperimentato violenza fisica o sessuale da parte di un partner, mentre 263 milioni hanno subito violenza sessuale da persone diverse dal partner, numeri che gli esperti ritengono sottostimati a causa di stigma e paura.
Il rapporto Unicef Ecaro 2025 evidenzia inoltre che, in 19 paesi dell’UE, tra l’1% e il 14% delle donne dichiara di aver subito violenza sessuale prima dei 15 anni, con un numero reale probabilmente molto più alto. “Dietro ogni cifra c’è una vita spezzata, un futuro compromesso. È nostro dovere costruire un ambiente sicuro per bambine e donne”, dichiara Nicola Graziano, presidente Unicef Italia.
La maggior parte degli abusi sui minori avviene tra i 14 e i 17 anni, con conseguenze che si trascinano nell’età adulta: rischio di malattie sessualmente trasmissibili, dipendenze, isolamento sociale e disturbi mentali. Interventi mirati nell’adolescenza sono cruciali per interrompere il ciclo della violenza. Per sensibilizzare e coinvolgere i giovani, Unicef Italia ha organizzato la seconda edizione dell’Officina Young Mobile “Una di noi” presso l’Istituto San Benedetto Einaudi Mattei di Latina, in collaborazione con il Vittorio Veneto Salvemini. L’incontro, moderato dal portavoce Unicef Andrea Iacomini e aperto da Graziano, ha presentato i risultati di un sondaggio U-Report che ha coinvolto 450 ragazzi e ragazze in tutta Italia, ribadendo l’urgenza di un impegno collettivo contro la violenza di genere.