“Quell’Europa guidata dai valori che sognavamo e che pensavamo di aver almeno in parte realizzato nel corso degli anni sembra essere morta. Eppure, credo che una parte del cuore sognante di quell’Europa batta ancora sotto il dolore, ed è visibile nell’impegno dei suoi cittadini in tutto il continente”. Parole durissime da parte di Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, che oggi ha preso parte in videocollegamento alla riunione della delegazione del Parlamento europeo sulla Palestina. “È incredibile che nessuno contesti ciò che Israele sta facendo in Cisgiordania, che è una pulizia etnica a una velocità diversa rispetto a quella in corso nella Striscia di Gaza. Mentre parliamo è arrivato l’inverno e 1,9 milioni di palestinesi sono rimasti senza casa, per non parlare dell’accesso all’acqua e a un’esistenza dignitosa”, aggiunge Albanese. La relatrice speciale è fortemente critica nei confronti dell’ultima risoluzione adottata dal Consiglio di Sicurezza Onu, ritenuta “in contrasto con il diritto internazionale così come stabilito dalla Carta dell’Onu nonché con il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese”. Forti sono anche gli attacchi agli Stati membri delle Nazioni Unite, compresi quelli dell’Unione europea. Secondo Francesca Albanese, l’Ue “ha fallito nell’agire come un’organizzazione regionale capace di imporre persino le misure politiche più basilari per fermare i crimini che Israele sta commettendo”. Il riferimento va al sostegno fornito “secondo il collaudato modello del business as usual”, che – sostiene la relatrice speciale – ha continuato a garantire a Israele “forniture di gas, carburante e armi”.