“Ogni fedele, ogni famiglia, ogni comunità ha bisogno di verità circa la propria situazione ecclesiale, in ordine a compiere bene il cammino di fede e di carità”. Lo ha detto Leone XIV nella Sala Clementina incontrando i partecipanti al Corso della Rota Romana in occasione del decimo anniversario della riforma del processo di nullità matrimoniale. “Il filo conduttore che oggi ci guida è il decimo anniversario della riforma del processo di nullità matrimoniale, portata avanti da Papa Francesco”, ha ricordato il Papa, collegando dimensione ecclesiologica, giuridica e pastorale. Inoltre, il Pontefice ha affermato che “non di rado tale rapporto viene dimenticato”, perché teologia, diritto e pastorale vengono talvolta percepiti come ambiti contrapposti. Da qui, Leone XIV ha osservato che “la scarsa percezione di tale intreccio proviene principalmente da una considerazione della realtà giuridica dei processi di nullità matrimoniale come un campo meramente tecnico”. Successivamente, il Papa ha ribadito che “la verità giuridica dichiarata nei processi ecclesiastici è un aspetto della verità esistenziale nell’ambito della Chiesa”, inserendola nel servizio della sacra potestà. Tuttavia, il Pontefice ha precisato che tale potestà è “partecipazione della potestà di Cristo”, chiamando a una ricerca della verità integrale. In conclusione, Leone XIV ha richiamato che questa diaconia della verità è parte essenziale della missione dei pastori nella Chiesa.