Diocesi: Como, domani a Delebio mattinata di studio per riflettere sul fenomeno mafioso

“Diocesi di Como e mafie”. Questo il tema al centro della mattinata di studio in programma domani presso l’oratorio di Delebio (So). “In un tempo in cui la realtà delle organizzazioni mafiose interpella con forza la coscienza di ogni credente e in particolare dei pastori, sentiamo l’urgenza di approfondire la conoscenza di un fenomeno che, purtroppo, tocca da vicino anche le nostre comunità… Proponiamo una mattinata di studio e riflessione, aperta a tutto il clero e agli operatori pastorali della nostra diocesi”, si legge nella lettera di invito all’appuntamento rilanciata dalla diocesi di Como. Dalle 9, per affrontare la complessità del fenomeno con rigore e autorevolezza, “saremo guidati da tre figure di primo piano nel panorama nazionale dell’antimafia e dell’impegno per la legalità”, dicono don Giusto Della Valle, responsabile diocesano della Pastorale Migrantes, e don Diego Fognini, referente Libera per la Provincia di Sondrio. Interverranno: Nando Dalla Chiesa, sociologo, scrittore ed esperto di fenomenologia mafiosa, professore ordinario di Sociologia della criminalità organizzata all’Università degli studi di Milano; Davide Pati, membro della direzione nazionale di Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, consulente della Cei per la Pastorale sociale e del lavoro e per la Pastorale giovanile; Lorenzo Frigerio, giornalista e coordinatore di Libera Informazione, osservatorio nazionale sull’informazione per la legalità e contro le mafie, nonché referente lombardo di Libera. “Nel tempo di grazia dell’Anno giubilare e alla luce della conclusione del Sinodo – ricordano don Della Valle e don Fognini –, questo appuntamento vuole essere un’occasione preziosa per ascoltare, comprendere e riflettere su come le mafie si insinuano nei contesti fragili delle nostre comunità – tra chi vive disagio economico e sociale, dipendenze, i minori a rischio, gli immigrati, i lavoratori irregolari facilmente strumentalizzati e su come la Chiesa possa farsi segno concreto di speranza, legalità e giustizia sociale per le persone sfruttate, vittime di ogni forma di schiavitù e sopruso”. Al termine dell’incontro, concludono i sacerdoti, “valuteremo insieme gesti e iniziative concrete da proporre nelle nostre comunità, come segni di legalità e speranza”.

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