“Le nostre parrocchie e comunità siano case di pace e di non violenza”. Con questo richiamo il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, si è rivolto a Papa Leone XIV durante il saluto pronunciato all’Assemblea generale dei vescovi ad Assisi. Il porporato ha espresso la “gioia” dei presuli per la presenza del Pontefice, ricordando: “Ci sentiamo confermati nella fede”. Nella città di san Francesco, alla vigilia dell’VIII centenario della morte, ha evidenziato come l’Assemblea “ha accolto la sua lezione di fede e di vita così attuale, con il messaggio di pace e di riconciliazione umana”. Il cardinale ha spiegato che la scelta della Cei nasce dalle parole rivolte dal Papa ai vescovi lo scorso giugno, in un tempo segnato “da tanta guerra e da sconsiderati semi di violenza e intolleranza”. Nel bilancio dei lavori ha parlato di “giorni intensi”, in cui “il Cammino sinodale vogliamo diventi comunione e uno stile ecclesiale, indispensabile per essere ‘una Chiesa unita, segno di unità e di comunione, che diventi fermento per un mondo riconciliato’”. Ha ricordato che il confronto ha raccolto il percorso “di migliaia di persone” e che la sinodalità dovrà trovare “forme efficaci per coinvolgere tutti nella missione nei luoghi di lavoro, nelle scuole, negli ambienti sociali e culturali, nell’economia, nella politica”. Sono emerse “tante attese che chiedono risposte e decisioni”. Infine Zuppi ha indicato tre priorità: “la trasmissione della fede”, “la comunità” come spazio di corresponsabilità e “l’impegno sociale e caritativo”, perché “la Chiesa è di tutti se è particolarmente dei poveri”.