L’Opera di Santa Maria del Fiore torna ad offrire un appuntamento nella cattedrale di Firenze: il prossimo 27 novembre, con inizio alle ore 21,15, andrà in scena la prima italiana di “Requiem per la Terra” con Paco Peña, un’opera che unisce musica, canto e danza flamenca per esplorare la drammatica crisi ambientale. A ingresso gratuito e su prenotazione obbligatoria, lo spettacolo è realizzato grazie al sostegno dell’Opera di Santa Maria del Fiore con la produzione e direzione artistica di Musicus Concentus.
Uno dei massimi esponenti del flamenco, il chitarrista e compositore Paco Peña ha dedicato la sua carriera a innovare il genere, intrecciando la ricchezza della tradizione con influenze contemporanee. Nella cattedrale di Firenze, Paco Peña presenterà “Requiem per la Terra”: una meditazione artistica sulla relazione tra l’umanità e la natura, che evoca emozioni profonde, e una riflessione collettiva attraverso un linguaggio musicale vibrante e universale. Al suo fianco suoneranno 10 tra musicisti e cantanti, affiancati dal Coro della Cappella musicale della cattedrale di Firenze e dal Coro di voci bianche Pueri Cantores, entrambi diretti dal maestro Michele Manganelli, proseguendo la collaborazione iniziata lo scorso.
Un’opera monumentale scritta in spagnolo e in latino che fonde la visceralità del flamenco — dove gioia e dolore, speranza e disperazione convivono — con la solennità della Messa da Requiem, trasformandosi in un potente appello ecologico: il tempo per salvare la Terra sta finendo.
Peña, chitarrista e compositore tra Londra e Córdoba, amplia i confini del genere con un’opera laica, che alterna momenti di rabbia e dolore a sezioni di celebrazione come l’“Alabanza”, fino al finale “Esperanza”, danzante e vitale. I testi, ispirati a Omero, Lovelock e Bunyard, intrecciano poesia e scienza in una riflessione oggi più urgente che mai.
Lo spettacolo con Paco Peña è il quarto evento realizzato nella cattedrale di Firenze grazie alla collaborazione tra l’Opera di Santa Maria del Fiore e Musicus Concentus.