“Una Chiesa sinodale, che cammina nei solchi della storia affrontando le emergenti sfide dell’evangelizzazione, ha bisogno di rinnovarsi costantemente”. Ne è convinto il Papa, che nell’incontro a porte chiuse con i vescovi italiani nella basilica di Santa Maria degli Angeli, a conclusione dell’assemblea generale ad Assisi, ha affermato che “bisogna evitare che, pur con buone intenzioni, l’inerzia rallenti i necessari cambiamenti”. “La Chiesa in Italia può e deve continuare a promuovere un umanesimo integrale, che aiuta e sostiene i percorsi esistenziali dei singoli e della società; un senso dell’umano che esalta il valore della vita e la cura di ogni creatura, che interviene profeticamente nel dibattito pubblico per diffondere una cultura della legalità e della solidarietà”. È la consegna del Papa, che ha esortato la Chiesa italiana a “fare memoria della strada percorsa dopo il Concilio Vaticano II, scandita dai Convegni ecclesiali nazionali. E vi esorto a preoccuparvi che le vostre comunità, diocesane e parrocchiali, non perdano la memoria, ma la mantengano viva, perché questo è essenziale nella Chiesa”. “Non si dimentichi in tale contesto la sfida che ci viene posta dall’universo digitale”, l’altra raccomandazione papale: “La pastorale non può limitarsi a ‘usare’ i media, ma deve educare ad abitare il digitale in modo umano, senza che la verità si perda dietro la moltiplicazione delle connessioni, perché la rete possa essere davvero uno spazio di libertà, di responsabilità e di fraternità”.