“Abbiamo sperimentato una gioia immensa nell’accogliere il Santo Padre qui nella cripta. Dopo aver pregato in silenzio dinanzi alla tomba di Francesco, ci ha rivolto una parola di grande conforto, ricordandoci che ci stiamo preparando al grande anniversario della morte di Francesco. Ci ha esortato a continuare a essere, attraverso la nostra vita, quei segni di speranza, pace e fraternità di cui il mondo ha tanto bisogno”. Lo dice fra Giulio Cesareo, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento, dopo la visita privata compiuta questa mattina da Papa Leone XIV alla Tomba di san Francesco ad Assisi. Il Pontefice si è fermato in preghiera silenziosa davanti al sepolcro, accolto dalla comunità dei frati riuniti nella cripta. Il riferimento al centenario del 2026 ha messo in evidenza l’attualità della testimonianza del Santo, indicato dal Papa come guida per un tempo che necessita di riconciliazione e speranza. Padre Cesareo aggiunge: “Siamo profondamente grati a papa Leone per questo invito a proseguire con fede e serietà la nostra missione, camminando insieme verso il centenario francescano”. La visita, avvenuta in un clima di raccoglimento, rappresenta per i frati del Sacro Convento un incoraggiamento a custodire e testimoniare nel quotidiano il messaggio di fraternità che nasce dalla figura di Francesco.